Windows7: come disattivare Windows Search

Windows Search, precedentemente conosciuto come “Windows Desktop Search”, è un comodo programma di indicizzazione e ricerca dei file e dei loro contenuti, integrato nel sistema operativo ed attivo di default.
Io sono una persona piuttosto organizzata ed archivio i miei dati in maniera che poi possa trovarli da solo, senza ricorrere a programmi di ricerca, ma soprattutto sono un patito della ricerca delle performance estreme e rimuovo / disinstallo / disattivo ogni progamma che non utilizzo che può (o potrebbe) degradare le prestazioni del computer: Windows Search, che durante la fase di indexing dei file genera un discreto IO su disco, è quindi uno dei primi programmi che disattivo 😉

Disattivare Windows Search è facile, anche se non proprio immediato:

  1. aprire il pannello di controllo;
  2. aprire “Programmi e funzionalità”;
  3. cliccare sul menù di destra “Attivazione o disattivazione delle funzionalità di Windows”;
  4. deselezionare “Windows Search”;
  5. riavviare;

 Al riavvio, non sarà più presente nel menù Start la piccola barra di ricerca di programmi e file: Windows Search è disattivato.

Windows7: come abilitare AHCI dopo l’installazione

Windows7, a volte, non è in grado di attivare correttamente il supporto ad AHCI se questo parametro del BIOS viene attivato successivamente all’installazione di Windows stesso: il driver AHCI, infatti, non viene avviato al boot di sistema e, l’attivazione di AHCI da BIOS in questa situazione, provocherà invariabilmente un bluescreen con “inaccessbile_boot_device”.
Prima di reinstallare da zero il sistema operativo, potete provare a forzare l’attivazione di AHCI semplicemente modificando una chiave del registry.

Assicuratevi che AHCI non sia attivo nel BIOS, avviate Windows, aprite regedit (con diritti amministrativi) e cercate la chiave:
HKEY_LOCAL_MACHINE\System\CurrentControlSet\Services\MsAHCI

poi nel pannello di destra cercate la voce “Start” ed impostatene il valore a “0” (zero).
Riavviate il computer, entrate nel BIOS ed attivate AHCI.

Se tutto è andato per il verso giusto Windows dovrebbe avviarsi correttamente, procedere all’installazione dei driver specifici AHCI per il vostro controller SATA.
Riavviate ancora al termine dell’installazione dei driver, et voilà, al successivo reboot Windows7 funzionerà in modalità AHCI.

Windows7: Come capire se TRIM è attivo sul SSD

Se possedete un disco SSD e Windows7, è buona cosa che la funzionalità TRIM sia attiva, per evitare che il disco si usuri più del dovuto e perda performance e stabilità.
Come verificare che sia attiva?
E’ sufficiente aprire una console a riga di comando con diritti amministrativi e digitare il seguente comando:

fsutil behavior query disabledeletenotify

se il risultato restituito è 0 (zero) allora TRIM è attivo, se il risultato è invece 1 allora TRIM non è attivo.
Per forzare l’attivazione di TRIM, sempre che il vostro sistema lo supporti [*], è sufficiente eseguire il comando:

fsutil behavior set disabledeletenotify 0

[*] = il controller disco della motherboard deve essere impostato su AHCI, e Windows7 deve essere stato installato con questa impostazione già attiva.

Ubuntu Server, rimuovere i vecchi kernel dal sistema

Sei un sysadmin pigro e accidioso? La / del tuo server linux Ubuntu è oberata di immagini obsolete del kernel che ti portano via prezioso spazio disco, ma non sai come fare a cancellarle?
Ecco un piccolo consiglio per spazzolare via tutto quello che non serve più: ti aiuterà e farà fare bella figura con i tuoi utenti. 🙂

Per prima cosa, diventa root:
sudo -s -H

Ora, fai la lista di quanti e quali sono i kernel installati nel sistema lanciando il comando:
dpkg -l | grep linux-image

Verrà restituita, a seconda di quanti kernel sono stati rilasciati, una lista simile a questa:

ii linux-image-2.6.31-15-generic-pae 2.6.31-15.50 Linux kernel image for version 2.6.31 on x86
ii linux-image-2.6.31-16-generic-pae 2.6.31-16.53 Linux kernel image for version 2.6.31 on x86
ii linux-image-2.6.31-17-generic-pae 2.6.31-17.54 Linux kernel image for version 2.6.31 on x86
ii linux-image-2.6.31-19-generic-pae 2.6.31-19.56 Linux kernel image for version 2.6.31 on x86
ii linux-image-2.6.31-20-generic-pae 2.6.31-20.57 Linux kernel image for version 2.6.31 on x86

Nel mio caso, sul server sono installati 5 kernel, di cui i primi 4, come facilmente intuibile dal numero di build, sono sicuramente obsoleti, bacati e probabilmente anche vulnerabili.

Parti dal primo kernel, il più vecchio, e rimuovilo lanciando il comando:
apt-get remove linux-image-2.6.31-15-generic-pae

Completata la rimozione, procedi con il successivo fino a quando non avrai nel sistema solo il kernel più recente.
ATTENZIONE!!! Ricordati che per far funzionare un server serve almeno UN kernel… 😀

Per finire, esegui il seguente comando per rimuovere automaticamente eventuali pacchetti non più necessari associati ai kernel rimossi:
apt-get autoremove

Et voilà il gioco è fatto!
( facile, eh? )

Windows7: come disabilitare l’ibernazione del computer

Nel caso non sia necessaria questa funzionalità, disattivare l’ibernazione del computer è molto semplice: è sufficiente infatti aprire una console a riga di comando con diritti amministrativi e digitare:
powercfg -h OFF
L’esecuzione del comando, inoltre, cancella automaticamente anche il file hiberfil.sys.

Per riattivare l’ibernazione, basta eseguire il comando
powercfg -h ON

NTFS: attivare la compressione on-th-fly dei file da riga di comando

Le versioni moderne del filesystem NTFS, cioè a partire da NTFSv3 implementato introdotto da Microsoft con Windows2000, hanno una interessante funzionalità: la compressione on-the-fly dei dati.
NTFS ha la possibilità cioè di comprimere i file presenti su disco e decomprimerli “al volo”, ovviamente perdendo un po’ di performance in fase di decompressione, in caso l’utente ne abbia bisogno, cosa che permettere di recuperare un po’ di spazio disco quando sta per esaurirsi.
E’ possibile comprimere on-the-fly ogni tipo di file, eseguibili compresi (ma fortemente sconsigliato per problemi di performance), sebbene sia consigliabile attivare questa funzionalità solo su file di testo, file di log, documenti, etc. che sono generalmente adatti ad essere compressi fortemente per recuperare spazio disco: file audio (mp3, mp4) e film (avi, dvix, mp4, mov, mkv) invece sono difficilmente comprimibili in questo modo, e nella quasi totalità dei casi non vi sono benefici (anzi!).
Inoltre Microsoft consiglia di non attivare la compressione NTFS su file più grandi di 30MB, per non incorrere in problemi di performance.

La compressione sui file si può attivare via GUI (cliccare sulle “proprietà” del file, “avanzate”, “comprimi contenuto per risparmiare spazio su disco”) oppure da riga di comando con l’utility “compact”.

Esempi:

compact nome_file ci verranno restituite informazioni sullo state del file (compressione attiva o meno, dimensione file, spazio recuperato dalla compressione); 
compact /C nome_file attiverà la compressione on-the-fly sul file in modo da recuperare spazio su disco; 
compact /U nome_file invece disattiverà la compressione on-the-fly sul file e lo decomprimerà per riportarlo alle dimensioni originali;

Per comprimere tutti i file di log presenti in una directory e sottodirectory:
compact /S /C c:logs*.log