Ubuntu: crash di upowerd quando si collega un iPhone via USB

Sul mio portatile, ho notato che con tutte le ultime release di Ubuntu, quando si collega via USB un iPhone, smettono di funzionare le funzionalità di risparmio energetico: la luminosità del display e della tastiera retroilluminata non diminuisce di intensità, non è più possibile consultare lo stato della batteria, e così via.
Questo è causato dal crash, con relativo core dump, del demone upowerd:

Dec 23 11:25:44 mizar systemd[1]: upower.service: Failed with result 'core-dump'.
Dec 23 11:25:46 mizar systemd[1]: upower.service: Failed with result 'core-dump'.
Dec 23 11:25:49 mizar systemd[1]: upower.service: Failed with result 'core-dump'.
Dec 23 11:25:51 mizar systemd[1]: upower.service: Failed with result 'core-dump'.
Dec 23 11:25:53 mizar systemd[1]: upower.service: Failed with result 'core-dump'.
Dec 23 11:25:56 mizar systemd[1]: upower.service: Failed with result 'core-dump'.
Dec 23 11:25:59 mizar systemd[1]: upower.service: Failed with result 'core-dump'.

Per risolvere il problema è sufficiente installare tramite apt-get una libreria parte del progetto libimobiledevice:

root@mizar:/home/utente# apt-get install libimobiledevice-utils

Che strano che nella distro sia presente di default libimobiledevice ma senza il pacchetto “utils”… Mah!

 

Ubuntu, CentOS e Intel: eliminare lo screen tearing nella riproduzione video

Uno dei difetti su Linux e schede video Intel che mi danno più fastidio è la mancanza di fluidità nella riproduzione video, causato dallo screen tearing.
Sebbene sia un problema molto diffuso, è anche relativamente facile risolverlo.

Per distribuzioni Red Hat, CentOS e derivate è sufficiente creare in /etc/X11/xorg.conf.d un file di configurazione “20-intel.conf“, o con il nome che più vi aggrada purché l’estensione sia .conf, con il seguente contenuto:

Section "Device"
   Identifier  "Intel Graphics"
   Driver      "intel"
   Option      "AccelMethod" "sna"
   Option      "TearFree" "true"
EndSection

e riavviare il server grafico.

Per Ubuntu e derivate il file, con il medesimo contenuto, va creato in /usr/share/X11/xorg.conf.d/

 

Windows10: come attivare l’account utente “Administrator” da riga di comando

In Windows10, così come nei precedenti Windows7, 8 e 8.1, l’account utente “Administrator” di default è disabilitato e nascosto, per cui non è possibile utilizzarlo per eseguire login (interattivo o meno).

Per attivare l’account è sufficiente aprire una console a riga di comando con diritti amministrativi e digitare:

net user administrator /active:yes

Per disattivare l’account “Administrator”, qualora non doveste più averne bisogno, dovrete digitare:

net user administrator /active:no

Attenzione! L’utente “Administrator” attivato in questa modalità non ha nessuna password, e qualche malintenzionato potrebbe accedere in maniera non autorizzata al vostro computer!
Per assegnare una password all’utente “Administrator”, nella solita console a riga di comando con diritti amministrativi dovrete digitare:

net user administrator nuova_password

Windows7: come disattivare Windows Search

Windows Search, precedentemente conosciuto come “Windows Desktop Search”, è un comodo programma di indicizzazione e ricerca dei file e dei loro contenuti, integrato nel sistema operativo ed attivo di default.
Io sono una persona piuttosto organizzata ed archivio i miei dati in maniera che poi possa trovarli da solo, senza ricorrere a programmi di ricerca, ma soprattutto sono un patito della ricerca delle performance estreme e rimuovo / disinstallo / disattivo ogni progamma che non utilizzo che può (o potrebbe) degradare le prestazioni del computer: Windows Search, che durante la fase di indexing dei file genera un discreto IO su disco, è quindi uno dei primi programmi che disattivo 😉

Disattivare Windows Search è facile, anche se non proprio immediato:

  1. aprire il pannello di controllo;
  2. aprire “Programmi e funzionalità”;
  3. cliccare sul menù di destra “Attivazione o disattivazione delle funzionalità di Windows”;
  4. deselezionare “Windows Search”;
  5. riavviare;

 Al riavvio, non sarà più presente nel menù Start la piccola barra di ricerca di programmi e file: Windows Search è disattivato.

Ubuntu Server, rimuovere i vecchi kernel dal sistema

Sei un sysadmin pigro e accidioso? La / del tuo server linux Ubuntu è oberata di immagini obsolete del kernel che ti portano via prezioso spazio disco, ma non sai come fare a cancellarle?
Ecco un piccolo consiglio per spazzolare via tutto quello che non serve più: ti aiuterà e farà fare bella figura con i tuoi utenti. 🙂

Per prima cosa, diventa root:
sudo -s -H

Ora, fai la lista di quanti e quali sono i kernel installati nel sistema lanciando il comando:
dpkg -l | grep linux-image

Verrà restituita, a seconda di quanti kernel sono stati rilasciati, una lista simile a questa:

ii linux-image-2.6.31-15-generic-pae 2.6.31-15.50 Linux kernel image for version 2.6.31 on x86
ii linux-image-2.6.31-16-generic-pae 2.6.31-16.53 Linux kernel image for version 2.6.31 on x86
ii linux-image-2.6.31-17-generic-pae 2.6.31-17.54 Linux kernel image for version 2.6.31 on x86
ii linux-image-2.6.31-19-generic-pae 2.6.31-19.56 Linux kernel image for version 2.6.31 on x86
ii linux-image-2.6.31-20-generic-pae 2.6.31-20.57 Linux kernel image for version 2.6.31 on x86

Nel mio caso, sul server sono installati 5 kernel, di cui i primi 4, come facilmente intuibile dal numero di build, sono sicuramente obsoleti, bacati e probabilmente anche vulnerabili.

Parti dal primo kernel, il più vecchio, e rimuovilo lanciando il comando:
apt-get remove linux-image-2.6.31-15-generic-pae

Completata la rimozione, procedi con il successivo fino a quando non avrai nel sistema solo il kernel più recente.
ATTENZIONE!!! Ricordati che per far funzionare un server serve almeno UN kernel… 😀

Per finire, esegui il seguente comando per rimuovere automaticamente eventuali pacchetti non più necessari associati ai kernel rimossi:
apt-get autoremove

Et voilà il gioco è fatto!
( facile, eh? )

[reblog] TCP Tricks to Detect Rogue Wireless Access Points

tratto da http://isc.sans.edu/diary.html?storyid=10615

…If rogue APs are plugged into your network, they will decrease the TTL value in all packets by one that traverse through the access point.  This can make it easy to detect the presence of those by using p0f/tcpdump/snort to look for packets that have TTL values that are lower than expected.  This also works for unauthorized routers, virtual images, bad network stack configurations, etc.  It won’t detect APs that aren’t plugged into your network and has some gaps (for instance, a savvy individual could modify the TTL they use before sending packets out), but again it is a “dirty” method of detection.  The advantage of looking for bad “TTLs” is that you will also have advance detection of network problems as well.
You can profile your network and find legitimate TTL values by running tcpdump -v and verifying the information with a network diagram (each router, NAT device, etc will lower TTL by 1).

Squid, eseguire il bind su un solo IP (entrata ed uscita)

Situazione: macchina con 2 IP e squid
Problema: squid esce con entrambi gli IP per puntare alla rete pubblica (o ad eventuali proxy upstream)
Obiettivo: voglio che squid faccia il bind unicamente su un solo IP e che esca unicamente con questo stesso IP

In squid.conf modificare le seguenti direttive:

http_port inserendo anche l’ IP desiderato. In questo modo il processo di squid si aggancerà unicamente all’ IP indicato.

Esempio:       http_port 1.2.3.4:3128

tcp_outgoing_address inserendo l’ IP desiderato. In questo modo il processo di squid utilizzerà unicamente l’ IP per uscire (o collegarsi ad eventuali proxy upstream).

Esempio:       tcp_outgoing_address 1.2.3.4

Ricordarsi, ovviamente, di far ricaricare a squid la nuova configurazione.

Mac OS X keyboard shortcuts

A questa pagina potete trovare http://support.apple.com/kb/ht1343 un interessante articolo del supporto Apple che elenca tutte le combinazioni di tasti di Mac OS X per accedere direttamente ad alcune funzionalità o per eseguire più velocemente alcuni comandi.

Molto interessanti gli shortcut per la fase di boot del sistema:

  • tenendo premutoIcona del tasto Maiuscole(maiuscola) si entra in avvio sicuro (“modalità provvisoria”);
  • tenendo premuta la C si esegue boot da CD o DVD;
  • tenendo premuto la D si esegue il programma diagnostico;

Qui http://nosheep.net/story/mac-os-x-start-up-keys/ altre interessanti combinazioni di tasti per “smanettoni”.

I simboli sulle tastiere Apple:
Icona del tasto Comando (tasto Comando): su alcune tastiere Apple, questo tasto presenta anche il logo Apple (Logo Apple)
Icona del tasto Ctrl (tasto Ctrl)
Icona del tasto Opzione o Alt (tasto Opzione): in questo tasto può anche essere visualizzato “Alt”
Icona del tasto Maiuscole (tasto Maiuscole)
Icona del Blocco maiuscole (Blocco maiuscole): consente di attivare e disattivare il blocco maiuscole
  Fn   (tasto funzione)