Ubuntu Server, rimuovere i vecchi kernel dal sistema

Sei un sysadmin pigro e accidioso? La / del tuo server linux Ubuntu è oberata di immagini obsolete del kernel che ti portano via prezioso spazio disco, ma non sai come fare a cancellarle?
Ecco un piccolo consiglio per spazzolare via tutto quello che non serve più: ti aiuterà e farà fare bella figura con i tuoi utenti. 🙂

Per prima cosa, diventa root:
sudo -s -H

Ora, fai la lista di quanti e quali sono i kernel installati nel sistema lanciando il comando:
dpkg -l | grep linux-image

Verrà restituita, a seconda di quanti kernel sono stati rilasciati, una lista simile a questa:

ii linux-image-2.6.31-15-generic-pae 2.6.31-15.50 Linux kernel image for version 2.6.31 on x86
ii linux-image-2.6.31-16-generic-pae 2.6.31-16.53 Linux kernel image for version 2.6.31 on x86
ii linux-image-2.6.31-17-generic-pae 2.6.31-17.54 Linux kernel image for version 2.6.31 on x86
ii linux-image-2.6.31-19-generic-pae 2.6.31-19.56 Linux kernel image for version 2.6.31 on x86
ii linux-image-2.6.31-20-generic-pae 2.6.31-20.57 Linux kernel image for version 2.6.31 on x86

Nel mio caso, sul server sono installati 5 kernel, di cui i primi 4, come facilmente intuibile dal numero di build, sono sicuramente obsoleti, bacati e probabilmente anche vulnerabili.

Parti dal primo kernel, il più vecchio, e rimuovilo lanciando il comando:
apt-get remove linux-image-2.6.31-15-generic-pae

Completata la rimozione, procedi con il successivo fino a quando non avrai nel sistema solo il kernel più recente.
ATTENZIONE!!! Ricordati che per far funzionare un server serve almeno UN kernel… 😀

Per finire, esegui il seguente comando per rimuovere automaticamente eventuali pacchetti non più necessari associati ai kernel rimossi:
apt-get autoremove

Et voilà il gioco è fatto!
( facile, eh? )

Windows7: come disabilitare l’ibernazione del computer

Nel caso non sia necessaria questa funzionalità, disattivare l’ibernazione del computer è molto semplice: è sufficiente infatti aprire una console a riga di comando con diritti amministrativi e digitare:
powercfg -h OFF
L’esecuzione del comando, inoltre, cancella automaticamente anche il file hiberfil.sys.

Per riattivare l’ibernazione, basta eseguire il comando
powercfg -h ON

NTFS: attivare la compressione on-th-fly dei file da riga di comando

Le versioni moderne del filesystem NTFS, cioè a partire da NTFSv3 implementato introdotto da Microsoft con Windows2000, hanno una interessante funzionalità: la compressione on-the-fly dei dati.
NTFS ha la possibilità cioè di comprimere i file presenti su disco e decomprimerli “al volo”, ovviamente perdendo un po’ di performance in fase di decompressione, in caso l’utente ne abbia bisogno, cosa che permettere di recuperare un po’ di spazio disco quando sta per esaurirsi.
E’ possibile comprimere on-the-fly ogni tipo di file, eseguibili compresi (ma fortemente sconsigliato per problemi di performance), sebbene sia consigliabile attivare questa funzionalità solo su file di testo, file di log, documenti, etc. che sono generalmente adatti ad essere compressi fortemente per recuperare spazio disco: file audio (mp3, mp4) e film (avi, dvix, mp4, mov, mkv) invece sono difficilmente comprimibili in questo modo, e nella quasi totalità dei casi non vi sono benefici (anzi!).
Inoltre Microsoft consiglia di non attivare la compressione NTFS su file più grandi di 30MB, per non incorrere in problemi di performance.

La compressione sui file si può attivare via GUI (cliccare sulle “proprietà” del file, “avanzate”, “comprimi contenuto per risparmiare spazio su disco”) oppure da riga di comando con l’utility “compact”.

Esempi:

compact nome_file ci verranno restituite informazioni sullo state del file (compressione attiva o meno, dimensione file, spazio recuperato dalla compressione); 
compact /C nome_file attiverà la compressione on-the-fly sul file in modo da recuperare spazio su disco; 
compact /U nome_file invece disattiverà la compressione on-the-fly sul file e lo decomprimerà per riportarlo alle dimensioni originali;

Per comprimere tutti i file di log presenti in una directory e sottodirectory:
compact /S /C c:logs*.log

Come modificare il menu “Invia a” in Windows7

A partire da Vista non è più possibile modificare direttamente il menu “Invia a” contestuale (il “Send To”, per gli anglofoni) poiché le directory in questione del profilo utente sono protette dal sistema operativo.
E’ possibile arrivarci, però, digitando nella barra degli indirizzi la variabile %APPDATA% e premendo invio: la directory in questione si trova poi sotto “Microsoft”, “Windows”, “SendTo”.

%APPDATA%MicrosoftWindowsSendTo