Instagram: come esportare tutte le foto in alta risoluzione via web

Profondamente scontento e deluso dalla decisione di Instagram / Facebook  di appropriarsi delle foto e dei dati degli utenti per fare soldi, ho deciso di cancellare definitivamente il mio account Instagram.
Vorrei prima esportare tutte le mie foto, per archiviarle: come faccio?
Per salvare le foto è possibile usare servizi di terze parti come http://instaport.me oppure, con un po’ di skill e qualche comodo tool, è possibile fare tutto “in casa”, ecco come:

1. visitare con Mozilla Firefox il sito http://statigr.am/vostro_username;
2. scrollare la pagina delle thumbnail delle vostre foto fino ad arrivare alla prima che avete postato;
3. aprire la Web Console di Firefox ed eseguire il comando “$(“.lienPhotoGrid a img”).each(function(index) { console.log($(this).attr(‘src’)) })“;
4. nella Web Console appariranno tutti gli URL delle thumbnail delle vostre foto, copiate gli URL ed incollateli in un file di testo;
5. modificare gli URL salvati nel file sostituendo tutti gli “_5.jpg” con “_7.jpg” (che è il suffisso usato negli URL delle foto a dimensione intera): suggerisco di usare la funzione “Replace” di Notepad++;
6. scaricare le immagini, recuperando gli URL dal file, con wget (comando: wget -i “nome_file”);
7. ???
8. profit!

Compiti per casa: divertitevi ad eseguire quanto riportato al punto 5 con strumenti come sed, awk, perl e quanti altri vi possano venire in mente ;-).

 

Squid Proxy: come eliminare selettivamente gli oggetti in cache

E’ capitato a tutti di vedersi servire dalla cache di un server proxy, come ad esempio Squid, oggetti corrotti, incompleti oppure troppo vecchi.
E’ possibile eliminare dalla cache selettivamente questi oggetti indesiderati tramite l’utility squidclient, lanciata con il seguente comando:

squidclient -h <indirizzo server squid> -m PURGE <URL oggetto da eliminare>

Si tenga presente che non è possibile eliminare tutti i contenuti per un dato URL o sito, ogni oggetto va cancellato singolarmente.

VMware vSphere 5.1: come risolvere l’errore “#PF Exception 14 in world 12323:vmast” (PSOD)

Su una delle mie macchine (un HP Proliant) sto avendo numerosi crash di VMware vSphere ESXi 5.1, i temuti Purple Screen of Death (PSOD).
VMware ESXi 5.1, una nuova installazione e non un update dalla versione precedente, crasha con una frequenza quasi giornaliera, segnalando l’errore “#PF Exception 14 in world 12323:vmast“: il server è certificato per supportare ESXi, e con la versione precedente 5.0 non ho mai avuto problemi.
A quanto pare, i crash non sono causati da problemi hardware ma da un bug nel software che verrà fissato da VMware con la Patch 01.

Nel frattempo, è possibile risolvere il problema con un workaround: è sufficiente, infatti, eseguire il seguente comando dalla console ESXi:

esxcli system settings advanced set -o /BufferCache/MinZeroCopyBufferLength -i 512

L’applicazione di questo comando necessita del riavvio del server per attivare le modifiche.

Mac OS X: come attivare TRIM su SSD non ufficialmente supportati grazie a Trim Enabler

Edit 2015/07/02 = Gioite! Con Mac OS X 10.10.4, Apple fornisce una utility che permette di  attivare TRIM su SSD non ufficialmente supportati !
Dopo aver aggiornato è sufficiente lanciare da riga di comando “sudo trimforce enable”, riavviare e voilà!

Edit 2014/12/02 = fate molta attenzione ad usate Trim Enabler su Mac OS X 10.10 (Yosemite) – leggete qui http://www.cindori.org/trim-enabler-and-yosemite/

Apple ha inserito in Mac OS X il pieno supporto alla funzionalità TRIM a partire dalla release 10.6.8 di Snow Leopard, e poi nei successivi Lion 10.7 e Mountain Lion 10.8, tuttavia è opportuno sapere che TRIM viene supportato ufficialmente e attivato unicamente sugli SSD certificati e marchiati Apple.
Nonostante questa politica non molto comprensibile, è tuttavia possibile forzare l’attivazione di TRIM anche su SSD non certificati, ovviamente a vostro rischio e pericolo essendo una soluzione di terze parti non prevista da Apple.
Per fare questo dovrete usare l’utility Trim Enabler sviluppata da Oskar Groth, la quale con un semplice click provvederà ad inserire alcune kext, appositamente patchate, nel kernel di Mac OS X per supportare i vostri SSD.

trimscreens1

Mac OS X: come capire se TRIM è attivo sul SSD

Verificare se la funzionalità TRIM è attiva sul vostro SSD in Mac OS X è molto facile.
E’ infatti sufficiente avviare l’applicazione “Informazione di sistema” (si trova in Applicazioni > Utilità), cliccare su “Hardware” nella colonna di sinistra, poi “ATA Seriale“: nel pannello di destra saranno visibili le informazioni sul chipset Serial ATA e sul disco (HD o SSD) montato nel vostro Mac.
Scorrendo la lista delle informazioni troverete, sotto al nome del disco, “Supporto TRIM” che indica se la funzionalità è attiva o meno.

mac_ssd_trim_ok